Pubblichiamo questa intervista a don Antonio Contri a corollario dellarticolo Caso Wanna Marchi: cui prodest?. Tra i vari modi di dire popolari, cè il famoso «falso come un prete». Per non smentire tale detto, don Contri ci informa che « il Gris rispetta la legge europea (febbraio 92) e ritiene inopportuno il ricorso a limiti per le sette. [ ] Del resto gli specialisti del campo dicono che leggi speciali contro le sette potrebbero ritorcersi contro le religioni tradizionali». A parte il palese opportunismo nel rispettare la legge europea, motivato dalla possibile ritorsione contro le religioni tradizionali, informiamo chi ci legge che il GRIS, in data 8-9 ottobre 1999, organizzò a Roma, presso luniversità LUMSA, un convegno internazionale titolato «Libertà Religiosa e Ordinamenti Democratici Criteri per una legislazione» con lo scopo di creare i presupposti per una legislazione di controllo dei nuovi movimenti religiosi. Per dare lustro e risonanza al convegno venne invitato anche lallora Ministro dellInterno, Rosa Russo Jervolino, la quale però, con grande disappunto degli organizzatori, si dissociò dalla richiesta di ulteriori leggi specifiche per le sette.
del 6 febbraio 2002 A Nordest 60 gruppi esoterici di Gigi Bignotti «In ogni Diocesi il problema del satanismo e degli occultisti è affrontato dal G.r.i.s., il Gruppo di Ricerca e di Informazione sulle Sette. Siamo unassociazione religiosa e culturale, promossa da cattolici, ma aperta a chiunque possa aiutare a capire i cosiddetti Nuovi Movimenti Religiosi». Don Antonio Contri, sacerdote veronese, insegnante di Teologia alla Pontificia Università Lateranense, è consigliere nazionale del Gris che ha sede a Bologna e responsabile regionale. Spiega: «Noi operiamo secondo i dettami di Papa Giovanni XXIII: Grande fermezza contro lerrore, grande amore per lerrante. Lassociazione si è costituita esattamente 15 anni fa (l8 febbraio 1987) a Bologna ottenendo lapprovazione dello statuto da parte della Conferenza Episcopale Italiana». Perché il Nordest è sempre a rischio? «In effetti è una zona dItalia fra le più cattoliche, ma ha solo il 15-20% di praticanti che vanno regolarmente a messa: fra il restante 80% crescono frange di religiosità nascosta, non a caso chiamata occultismo. Limportante è non sottovalutare il fenomeno come purtroppo fa anche qualche vescovo». Chi ad esempio? «Nessuno si dice apertamente del tutto disinteressato al problema (come potrebbe?), ma quelle Diocesi che hanno un nostro referente, per fortuna la maggior parte, sono preparate a spiegare e affrontare eventuali deviazioni di gruppi specialmente di giovani. Le altre comunità invece subiscono il fenomeno. È il caso di Belluno che non ha referente in Diocesi, mentre Padova e Chioggia sono molto attive nel segnalare episodi a noi di Verona che coordiniamo lattività del Gris nella regione». Che tipo di attività di contrasto mettete in atto? «Intanto il Gris rispetta la legge europea (febbraio 92) e ritiene inopportuno il ricorso a limiti per le sette. I problemi posti da molti di questi gruppi dovrebbero essere affrontati con interventi di tipo educativo comprendenti anche la diffusione di uninformazione obiettiva sulle maggiori religioni e le loro varianti. Del resto gli specialisti del campo dicono che leggi speciali contro le sette potrebbero ritorcersi contro le religioni tradizionali. Potrebbe essere, comunque il problema va affrontato con più serenità e senza pregiudizi. Va incanalato in un dibattito a più voci che abbia come riferimento proprio la tutela della libertà religiosa, non solo delle minoranze, ma anche dei singoli». Il satanismo aleggia spesso attorno ad orrendi delitti «È vero: infatti quei gruppi, specie gli occultisti, si caratterizzano per frequenti devianze. Quando compiono delitti sono di una crudeltà sovrumana. Qualche segno è stato riscontrato nella psiche di Erika, la ragazzina di Novi Ligure che ha ucciso mamma e fratellino. È presto per dirlo, ma se sarà confermata lipotesi del pazzo per lomicidio di Cogne del piccolo Samuele, alle spalle potrebbe anche avere una setta satanica». Fra gli ultimi episodi di stampo satanista a Nordest si ricordano: la sagoma trovata impiccata in un cimitero alla periferia di Vicenza (aprile 2000), la tomba violata a Rubano (Padova) il 28 maggio 2000, lepisodio bellunese della profanazione del cimitero di Cusighe (21 giugno 2000), i vandalismi al capitello della Madonna a S. Maria di Sala (2 agosto 2000); il furto delle ostie nel Duomo di Montegrotto Terme e 10 giorni dopo quello ad Altichiero sempre nel Padovano; a metà ottobre i riti a Tarcentro; i crocifissi violati nel Feltrino (19 giugno e 26 agosto scorsi) e la Madonna fatta a pezzi a Quero (27 giugno); inquietanti furono le confessioni della mestrina vittima di esorcisimi a Conegliano nel marzo 2000 collegati al delitto a Bocca di Strada: un parricidio sul sagrato della chiesa in preda ad allucinazioni da indemoniato. |
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