del 18 giugno 2001 Oltre certi limiti questa sostanza
danneggerebbe le cellule nervose. Vaccini al mercurio, Al bando negli Stati Uniti e in Europa, di Margherita De Bac ROMA A due anni ne hanno già subìte ventidue per prevenire polio, tetano, tifo, epatite B, difterite, pertosse, rosolia o morbillo. In media, ventidue vaccinazioni a bambino contro le 8 del 1980. LOrganizzazione mondiale della sanità (Oms) ha sempre sostenuto le campagne per la profilassi contro le malattie infettive, ma allo stesso tempo non ha mai abbassato la guardia su eventuali pericoli per la salute che possano derivarne. LINCHIESTA Da qui la decisione di aprire uninchiesta su un possibile collegamento tra i vaccini al mercurio e lautismo in Gran Bretagna. La ricerca dellOms sarà coordinata da un dirigente del ministero della Sanità inglese che esaminerà gli archivi di 500 medici generici. Obiettivo: verificare se esiste una relazione tra i bambini con gravi disturbi neurologici, tra cui dislessia e autismo, e la commercializzazione, a partire dall88, di diversi prodotti contenenti mercurio. Nessun sospetto preciso, si vuole avere però la certezza dell«innocenza» dei vaccini. Una ricerca americana suggerirebbe cautela. Anche negli Usa, infatti, si è osservata una crescita di casi di autismo e uno studio dei Centri per il controllo e la prevenzione di questa malattia ha trovato un collegamento «statisticamente significante» tra mercurio e alcuni disturbi dello sviluppo, come ritardi e difficoltà di linguaggio. LA STORIA Nel 99 lamericana Food and Drug administration, la Fda, aveva accertato che la quantità di questa sostanza utilizzata come protettivo nelle fiale dei vaccini superava i limiti di sicurezza. Si decise quindi di imporre leliminazione totale di mercurio alle aziende farmaceutiche che nel frattempo però, se non ancora pronte al cambiamento, avrebbero potuto continuare a vendere le scorte fino ad esaurimento. LUnione europea ha seguito lesempio americano con una direttiva che prevedeva la riduzione, leliminazione o la sostituzione del mercurio entro i tempi compatibili con quelli di produzione. Sono già in commercio diversi prodotti mercurio free, vale a dire senza mercurio. LITALIA È del 26 ottobre 2000 il decreto che impone alle industrie di eliminare (quindi non ci sono alternative più blande) il mercurio, ma il lasso di tempo previsto per loperazione è lungo: sei anni dallentrata in vigore del decreto. Sarebbe già pronto un nuovo decreto dove la data di definitivo bando viene però anticipata al 2002. La sostanza incriminata è il triomersale. Innocuo e non tossico se utilizzato secondo dosaggi di sicurezza, ha proprietà antimicrobiche e serve a preservare il vaccino da contaminazioni che possano verificarsi durante la delicata manovra dellinfialazione che richiede condizioni di assoluta sterilità. IL RISCHIO «LItalia ha mantenuto un atteggiamento molto severo commenta Rino Rappuoli, responsabile per la ricerca sui vaccini della Chiron Corporation . Sei anni sono un periodo troppo ampio? È tecnicamente impossibile per unazienda introdurre cambiamenti del genere dal giorno alla notte. E comunque le quantità di mercurio finora adoperate sono lontanissime dalla soglia di rischio. Il problema teorico è rappresentato dal fatto che oggi un bambino riceve a pause ravvicinate diversi vaccini. Ma anche sommando i microgrammi, non si dovrebbero raggiungere i livelli raccomandati». Il mercurio a dosi massicce può essere neurotossico, ma secondo Rappuoli «non cè correlazione con lautismo». Uninchiesta sui tempi italiani per la messa al bando dei vaccini al mercurio era stata aperta a febbraio dal procuratore di Torino, Raffaele Guariniello dopo lesposto presentato da unassociazione di medici e genitori. |
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